Un nuovo paradigma per la sicurezza e la compliance digitale
La trasformazione digitale impone alle aziende una crescente attenzione alla cybersecurity e alla protezione dei dati. In questo scenario, la nuova Direttiva NIS2 (Network and Information Security Directive 2) e il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) rappresentano due pilastri fondamentali del quadro normativo europeo. Entrambe le normative, pur con approcci distinti, mirano a innalzare il livello di sicurezza, resilienza e responsabilità digitale delle organizzazioni, soprattutto nei settori critici.
Cosa impone la Direttiva NIS2
La NIS2, in vigore dal 2023 e recepita in Italia con la Legge 90/2024, amplia significativamente l’ambito di applicazione della precedente NIS, coinvolgendo un numero molto più ampio di enti, tra cui:
- Aziende energetiche, dei trasporti, sanitarie, finanziarie e digitali
- Pubbliche amministrazioni
- PMI ritenute “essenziali” o “importanti” per il funzionamento dell’economia e della società
Le aziende soggette a NIS2 devono adottare misure tecniche, operative e organizzative per garantire un elevato livello di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi. Questo include:
- Valutazione e gestione del rischio informatico
- Segnalazione tempestiva degli incidenti (entro 24 ore)
- Controllo sui fornitori e sulla supply chain ICT
- Adozione di piani di business continuity e incident response
- Designazione di referenti per la sicurezza (CISO, DPO, etc.)
La NIS2 introduce anche responsabilità personali per il management, con sanzioni pecuniarie e interdittive in caso di violazione, paragonabili a quelle già previste dal GDPR.
Il ruolo del GDPR nella protezione dei dati personali
Il GDPR, pienamente applicabile dal 2018, si concentra sulla tutela dei dati personali e impone obblighi stringenti in materia di:
- Liceità e trasparenza del trattamento
- Minimizzazione e limitazione della conservazione dei dati
- Diritti degli interessati (accesso, rettifica, cancellazione)
- Notifica delle violazioni entro 72 ore
Le due normative si integrano perché cybersecurity e protezione dei dati sono due facce della stessa medaglia: un’infrastruttura non sicura espone l’azienda al rischio di data breach, con conseguenti sanzioni da parte dell’autorità garante.
Sfide operative per le aziende IT
L’adeguamento simultaneo a NIS2, GDPR e ad altre normative correlate (come DORA, CRA e AI Act) comporta sfide notevoli:
- Gestione della complessità tecnologica: ambienti ibridi, cloud, IoT, AI richiedono architetture robuste e costantemente monitorate.
- Cybersecurity della supply chain: la sicurezza dei fornitori e dei partner terzi diventa essenziale, richiedendo audit, contratti ad hoc e controlli continui.
- Carenza di risorse e competenze: per molte PMI il reclutamento di esperti in sicurezza e compliance è difficile e costoso.
- Onere amministrativo e documentale: la compliance richiede processi formalizzati, audit periodici e un monitoraggio continuo delle normative.
Sanzioni e responsabilità
Le sanzioni previste dalla NIS2 sono severe e si affiancano a quelle già note del GDPR. Tra le principali conseguenze in caso di mancata conformità:
- Multe fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato mondiale
- Interdizione temporanea o permanente dalle attività manageriali
- Danni reputazionali e perdita di fiducia da parte di clienti e stakeholder
Inoltre, le violazioni rilevanti possono attivare anche la responsabilità amministrativa degli enti ai sensi del D.Lgs. 231/2001, soprattutto per reati informatici.
Come si integra la NIS2 con le altre normative europee
Oltre al GDPR, la NIS2 si colloca in un ecosistema normativo più ampio, in cui troviamo:
- DORA (Digital Operational Resilience Act): obbligatoria per il settore finanziario, integra la gestione del rischio ICT con test di resilienza e obblighi di segnalazione incidenti. DORA prevale su NIS2 per le imprese regolamentate nel settore finance.
- CRA (Cyber Resilience Act): mira a garantire la sicurezza dei prodotti digitali (hardware/software) lungo tutto il loro ciclo di vita. Le organizzazioni NIS2 dovranno tener conto di questi requisiti nella selezione dei fornitori tecnologici.
- AI Act: disciplina i sistemi di intelligenza artificiale, classificandoli per rischio e imponendo requisiti di sicurezza, che diventano cruciali nei settori coperti da NIS2.
Verso una compliance integrata e intelligente
Per affrontare in modo efficace l’intersezione normativa, è utile adottare un approccio integrato:
- Mappare le normative applicabili all’organizzazione (NIS2, GDPR, DORA, CRA, AI Act)
- Condurre una valutazione integrata dei rischi, considerando impatti, interazioni e sovrapposizioni tra i vari regolamenti
- Progettare soluzioni comuni che rispondano contemporaneamente a più normative, riducendo ridondanze
- Monitorare costantemente minacce, vulnerabilità e aggiornamenti normativi
- Formare il personale e coinvolgere esperti legali e tecnici
Conclusioni: tra obbligo e opportunità
NIS2 e GDPR non rappresentano solo un vincolo normativo, ma un’opportunità per rafforzare la postura digitale dell’impresa. Le aziende che sapranno cogliere questa occasione, dotandosi di strumenti adeguati, governance efficace e cultura della sicurezza, saranno anche le più resilienti, affidabili e competitive.
Investire nella compliance oggi significa prevenire danni futuri, tutelare la continuità del business e costruire un vantaggio reputazionale duraturo in un mercato sempre più esigente e regolamentato.