Il Piano Nazionale Transizione 4.0 (ex Industria 4.0) ha traghettato il nostro Paese nella quarta rivoluzione industriale. E’ una strada ormai tracciata anche per l’Italia, un percorso obbligato per rimanere competitivi nell’attuale panorama industriale nazionale ed internazionale.
Ma cosa vuol dire Transizione 4.0? Questo concetto racchiude in sè un’insieme di nozioni, tutte volte all’innovazione tecnologica ed alla digitalizzazione industriale: stiamo parlando di tecnologia digitale, intelligenza artificiale, stampa 3D, robotica, realtà virtuale e realtà aumentata, tool di analisi dei dati interconnessi alle macchine di produzione, prodotti e sistemi “intelligenti” interconnessi fra loro, cioè il cosiddetto IoT (internet of things, ovvero l’internet delle cose). Ma anche di crediti d’imposta legati alla Formazione 4.0 ed agli investimenti in beni strumentali.
L’Italia, seppur indietro rispetto alla media europea, ha ben inteso gli enormi vantaggi e tutti i benefici che tali investimenti possono portare in azienda, e negli ultimi anni abbiamo assistito ad un crescente interesse dell’imprenditoria italiana per la digitalizzazione d’impresa.
Il Piano Nazionale Industria 4.0 ha spalancato le porte ad una serie di misure complementari e soprattutto organiche, in grado di rilanciare gli investimenti per la competitività e l’innovazione tecnologica del nostro Paese.
A che punto siamo in Italia?
Con la nuova legge sono stati rafforzati i crediti d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0: l’aliquota del credito d’imposta previsto dalla legge n. 178/2020 è aumentata dal 20% al 50%, se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni entro l’anno 2022.
Potenziato anche il credito d’imposta per Formazione 4.0: le aliquote del credito d’imposta previsto dalla legge n. 160/2019 per le spese di formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze tecnologiche sono aumentate dal 50% al 70% (per le piccole imprese) e dal 40% al 50% (per le medie imprese).
In Italia durante la pandemia si è assistito ad un aumento degli investimenti in ottica Industria 4.0: da un’indagine del Sole 24 Ore, mentre nel 2020 solo il 51% degli investimenti è stato destinato al rinnovo dei macchinari funzionali alla digitalizzazione d’impresa ed il 49% agli investimenti in beni strumentali tradizionali, dal 2021 fino alla prima metà del 2022 questo tendenza agli “investimenti digitali” ha subito un’accellerazione significativa, cambiando questo rapporto al 70% contro il 30%.
Tuttavia le imprese italiane faticano a salire sul treno dell’innovazione. La stessa indagine evidenzia che neanche un’ impresa su 3 è pronta a cogliere le opportunità delle risorse espressamente dedicate al sistema produttivo dal PNRR, come appunto Transizione 4.0 ed Economia Circolare. Il 16%, infatti, si è già attivato per aderire ai progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza mentre un altro 13% ha in programma di farlo. Ma più del 70% è fermo al palo, senza, al momento, interessarsi in alcun modo alle molteplici occasioni di sviluppo che si stanno aprendo.
Progetti per Industria 4.0
Mainlab negli ultimi quattro anni ha aiutato i propri Clienti ha sviluppare dei sistemi interconnessi alla produzione, rispondenti ai criteri di Industria 4.0, creando dei software dedicati a singoli ambiti industriali.
Insieme ai nostri Clienti ed avvalendoci di partnership qualificate per le certificazioni, abbiamo creato una squadra vincente unendo le competenze nella gestione integrata dei processi produttivi con la padronanza e la conoscenza delle tecnologie informatiche utilizzate.
Un software per il monitoraggio della produzione calzaturiera ed un software di controllo della produzione di materie plastiche sono solo due esempi di alcune nostre soluzioni sviluppate in ottica Industria 4.0.
I risultati ottenuti di chi ha già innovato sono ottimi. Come insegnano le leggi del mercato, a rimetterci sono quelle realtà che, per i più svariati motivi, non sono state ancora in grado di affrontare questi temi legati ad Transizione 4.0. Il rischio più grande che corrono questi ultimi, è quello di rimanere inevitabilmente esclusi dal mercato nei prossimi anni. Il tempo purtroppo è tiranno, bisogna agire!
Contattaci per approfondire le soluzioni di Industria 4.0!